La vendita di animali da compagnia: un’analisi della recente giurisprudenza di Cassazione

La vendita di animali da compagnia: un’analisi della recente giurisprudenza di Cassazione.

La recente pronuncia della Corte di Cassazione offre interessanti spunti di riflessione sulla disciplina applicabile alla vendita di animali da compagnia, con particolare riferimento alle garanzie per i vizi e alla tutela del consumatore.
Il caso esaminato riguarda la vendita di un cane che presentava, oltre a evidenti anomalie fisiche (assenza di coda e di un testicolo), anche gravi malformazioni genetiche scoperte successivamente alla consegna.

La disciplina applicabile: un sistema multilivello

La Corte ha innanzitutto chiarito come la vendita di animali sia regolata da un sistema normativo articolato che vede l’interazione tra Codice Civile e Codice del Consumo.
In particolare, viene evidenziato come l’art. 135 del Codice del Consumo stabilisca una chiara preferenza per la normativa consumeristica, relegando le disposizioni civilistiche a un ruolo “sussidiario”.
Questo significa che, in tema di vendita di beni di consumo, si applica innanzitutto la disciplina del Codice del Consumo, potendosi applicare la disciplina del codice civile solo per quanto non previsto dal primo.

La qualifica di consumatore e le sue implicazioni

Un aspetto particolarmente interessante della sentenza riguarda la qualificazione dell’acquirente come consumatore.
La Corte ribadisce che chi acquista un animale da compagnia per la soddisfazione di esigenze della vita quotidiana, estranee all’attività imprenditoriale o professionale, va qualificato come consumatore. Questa qualificazione comporta l’applicazione di una disciplina più favorevole, che include specifiche tutele previste dal Codice del Consumo.

I vizi nella vendita di animali: una distinzione fondamentale

La Corte opera una distinzione fondamentale tra:
1. Vizi palesi ma non rilevanti ai fini della garanzia (nel caso specifico, l’assenza di coda e di un testicolo)
2. Vizi occulti manifestatisi dopo la vendita (criptorchidismo e malformazione genetica)

Per i primi, la Corte ha ritenuto che non fossero coperti da garanzia in quanto evidenti ictu oculi al momento della vendita e non rilevanti per la funzione riproduttiva, che non era stata oggetto di specifico interesse da parte degli acquirenti.
Per i secondi, invece, ha confermato l’operatività della garanzia, trattandosi di patologie nascoste che si sono manifestate solo successivamente alla vendita.

La responsabilità del venditore professionale

Un elemento cruciale della decisione riguarda la responsabilità del venditore professionale. La Corte sottolinea come questi sia tenuto a una particolare diligenza in qualità di venditore professionale, soprattutto quando garantisce la salute del cucciolo senza essersi accertato delle reali condizioni patologiche. Questa responsabilità è particolarmente rilevante in quanto il venditore aveva l’obbligo di porre gli acquirenti nella condizione di decidere consapevolmente se concludere il contratto, considerando le potenziali sofferenze dell’animale e le spese necessarie per le cure.

I rimedi a disposizione dell’acquirente

La sentenza conferma che l’acquirente può scegliere tra:

  • La riduzione del prezzo
  • La risoluzione del contratto
  • Il risarcimento dei danni

Questa scelta è disponibile sia ai sensi della normativa civilistica (art. 1492 c.c.) che del Codice del Consumo (art. 130).

Conclusioni

La decisione della Cassazione rappresenta un importante punto di riferimento per la disciplina della vendita di animali da compagnia, bilanciando le esigenze di tutela del consumatore con le peculiarità del bene oggetto della vendita.
La Corte ha confermato l’applicabilità della disciplina consumeristica, pur nel rispetto delle specificità della vendita di animali, e ha ribadito l’importanza della trasparenza e della correttezza professionale del venditore, soprattutto in relazione alle condizioni di salute dell’animale.
La sentenza offre quindi un quadro completo e articolato della disciplina applicabile, fornendo utili indicazioni sia per gli operatori del settore che per i consumatori che si accingono all’acquisto di un animale da compagnia.

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