Sono sempre deducibili le spese per il badante di persona invalida

Sono sempre deducibili le spese per il badante di persona invalida

Con l’Ordinanza n. 449/25, la Corte di Cassazione ha stabilito un importante principio: le spese sostenute per il badante di una persona invalida sono sempre deducibili, indipendentemente dalla qualifica professionale dell’assistente.
Il caso esaminato riguarda un avviso bonario inviato dall’Agenzia delle Entrate al marito di una donna con invalidità al 100%, impossibilitata all’uso degli arti. L’Agenzia contestava la deduzione delle spese sostenute per due badanti, sostenendo che queste non possedevano una specifica qualifica professionale.

La vicenda ha attraversato diversi gradi di giudizio:

  • Inizialmente, il contribuente ha impugnato l’avviso bonario davanti alla Commissione tributaria provinciale, che ha dichiarato il ricorso inammissibile
  • A seguito dell’emissione della cartella esattoriale, il contribuente ha presentato un nuovo ricorso alla Commissione tributaria provinciale, questa volta ottenendo l’annullamento della cartella
  • La decisione è stata confermata dalla Commissione tributaria regionale in secondo grado
  • Infine, l’Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso in Cassazione

Il punto centrale della controversia riguardava l’interpretazione di due articoli del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR):

  • L’articolo 10, che prevede la deduzione delle spese di assistenza specifica per casi di grave e permanente invalidità
  • L’articolo 15, che regola la detrazione delle spese sanitarie e di assistenza specifica in casi generali

La Corte di Cassazione ha chiarito che il termine “assistenza specifica”, presente in entrambi gli articoli, non si riferisce necessariamente a prestazioni erogate da personale con qualifiche professionali specifiche. Piuttosto, indica un’assistenza mirata alla cura di una persona bisognosa.

La distinzione fondamentale tra i due articoli sta nel destinatario dell’assistenza:

  • L’articolo 10 si applica a persone con grave e permanente invalidità, riconosciute come portatrici di handicap grave ai sensi della legge 104/92
  • L’articolo 15 riguarda invece persone che non rientrano nella categoria dell’handicap grave

La Suprema Corte ha quindi concluso che le spese per l’assistenza a persone con grave e permanente invalidità sono deducibili quando:

  1. Il soggetto assistito ha un riconoscimento di handicap grave ai sensi della legge 104/92
  2. Indipendentemente dalle qualifiche professionali di chi presta l’assistenza

Questa decisione rappresenta un importante chiarimento per molte famiglie che si trovano a gestire situazioni di grave invalidità, confermando la possibilità di dedurre le spese per i badanti anche quando questi non possiedono specifiche qualifiche professionali.

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